La Securities and Exchange Commission (“SEC”) ha adottato una nuova regola e un nuovo modulo, come richiesto dalla Sezione 1502 del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act (“Dodd-Frank Act”), per richiedere alle aziende di dichiarare pubblicamente l’uso di minerali dei conflitti originari della Repubblica Democratica del Congo (“RDC”) o di un paese limitrofo (insieme alla RDC, “Paesi coperti”). La sezione 1502 del Dodd-Frank Act modifica il Securities Exchange Act del 1934 per dare mandato alla Commissione di emanare norme che impongano a determinate aziende di dichiarare l’uso di “minerali dei conflitti” se tali minerali sono “necessari alla funzionalità o alla produzione di un prodotto” fabbricato da tali aziende o da esse appaltato per essere fabbricato. Ai sensi della Sezione 1502, il termine “minerali dei conflitti” include tantalio, stagno, oro o tungsteno. Il Congresso ha emanato la Sezione 1502 perché teme che lo sfruttamento e il commercio di minerali dei conflitti da parte di gruppi armati contribuisca a finanziare il conflitto nella regione della RDC e a creare una crisi umanitaria di emergenza. Mentre ACR ElectronicsInc. (ACR), una società a capitale privato, non è soggetta alle norme sui minerali di conflitto e agli obblighi di segnalazione, ma siamo consapevoli che alcuni dei nostri clienti potrebbero esserlo. ACR si impegna a sostenere gli sforzi di conformità dei nostri clienti con i loro requisiti di rendicontazione dei Minerali dei Conflitti. Per rispettare l’intento dei requisiti sui minerali dei conflitti, ACR si rifornisce da fornitori che hanno svolto la dovuta diligenza sui loro prodotti e sulle relative catene di approvvigionamento. ACR si rifornisce di materiali elettronici da distributori OEM in franchising o su licenza, che non hanno rapporti diretti con le fonderie. ACR richiede una ragionevole due diligence in conformità con la Responsible Minerals Initiative (RMI), precedentemente Conflict-Free Sourcing Initiative (CFSI), ai fornitori approvati di materiali per i nostri prodotti. ACR è quindi in grado di dichiarare che, per quanto ne sappiamo, i nostri prodotti non contengono minerali dei conflitti. Continueremo a collaborare con i nostri fornitori per garantire che siamo in grado di identificare la presenza di minerali dei conflitti all’interno della nostra catena di fornitura e che le dichiarazioni fatte in questa Dichiarazione di conformità sui minerali dei conflitti rimangano accurate. In caso di domande relative alla presente Dichiarazione di Conformità sui Minerali dei Conflitti, si prega di contattare l’Ufficio Qualità di ACR.